Che impatto hanno sull’economia le numerose crisi e i cambiamenti di potere a livello geopolitico? Cosa ci riserva il futuro e come vogliamo vivere? Sono alcune delle questioni dibattute in occasione del Simposio degli investitori di Raiffeisen InvestmentClub, tenutosi l’11 maggio presso EURAC di Bolzano che, con circa 300 partecipanti, si è rivelato un grande successo.
Il mondo è costantemente in crisi e le conseguenze dei principali eventi geopolitici si ripercuotono sull’economia reale e sui mercati finanziari, una situazione con cui dobbiamo imparare a convivere. È questo il messaggio centrale dell’intervento di Eberhard Sandschneider, rinomato esperto di relazioni internazionali, Cina e Asia orientale.
Il conflitto in Ucraina è solo una delle tante crisi che il mondo ha attraversato negli ultimi anni ma che, recentemente, tendono ad accelerare e a sovrapporsi. Nella frenesia mediatica, spesso si dimentica che, da anni, si stanno verificando fondamentali cambiamenti strutturali nella politica internazionale. “Non stiamo vivendo solo una svolta, ma un vero e proprio cambiamento epocale”, ha affermato convinto Sandschneider. L’era del multilateralismo, fondato sulla volontà di cooperare e su un ordine basato sulle regole, sta volgendo al termine. Assistiamo piuttosto a una crescente formazione di blocchi di Stati e a una divisione del mondo in est e ovest: la lotta di potere tra Stati Uniti e Cina, in corso da anni, si gioca soprattutto sulla supremazia tecnologica, pur essendo destinata a determinare anche il futuro della politica mondiale, lasciando all’Europa un ruolo puramente marginale.
I rischi geopolitici rappresentano una sfida importante, soprattutto per le aziende operanti a livello globale, perché aumentano l’incertezza e l’instabilità, influenzando mercati, filiere, modelli di business e decisioni di investimento. “In futuro, le aziende dovranno affrontare sistematicamente la gestione dei rischi geopolitici e sviluppare strategie di adattamento”, ha proseguito Sandschneider. Questo è l’unico modo per garantire in modo permanente la competitività e la redditività future. Diversificazione, gestione dei rischi, flessibilità e resilienza sono i modelli di risposta più efficaci.
Anche se gli ultimi anni non sono stati facili e molte persone sono afflitte da timori per il domani, il futurologo Ulrich Reinhardt rimane ottimista. “Il passato non era migliore del presente e il futuro sarà buono”, ha dichiarato. Nel suo intervento, ha delineato il quadro generale e una panoramica degli sviluppi che modellano la nostra vita, oggi come domani, tra cui cambiamenti demografici e digitalizzazione avranno un impatto notevole. Reinhardt ha quindi illustrato le opportunità e le sfide del mondo del lavoro, sottolineando l’importanza di un approccio improntato a ottimismo e coraggio, ma anche dell’apprendimento permanente. Il futurologo ripone grandi speranze nelle giovani generazioni che, a suo avviso, meriterebbero più fiducia.