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Primo evento digitale 2022

“L’acqua, un bene prezioso”

22 marzo 2022, ore 19.00

Relatori: Dr. Thomas Kluge e Katja Filzek

L’acqua viene spesso data per scontata, anche se in molte regioni del mondo l’approvvigionamento idrico è insufficiente. Questa situazione è destinata ad aggravarsi a causa del cambiamento climatico e dello sviluppo demografico in atto, ma anche degli sprechi e dell’inquinamento. Per questo, oggi più che mai, sono necessarie nuove tecnologie e idee per contrastare tale problema, schiudendo interessanti possibilità agli investitori.

La registrazione dell'intervento di Dr. Kluge sarà disponibile fino al 22 aprile.

L’acqua, risorsa preziosa e investimento promettente

 

In occasione della giornata mondiale dell’acqua, il 22 marzo, Raiffeisen InvestmentClub ha organizzato il primo evento virtuale dell’anno sul tema “L’acqua, un bene prezioso”. In dialogo con il presidente del Club Gernot Häufler, il ricercatore ambientale Thomas Kluge e l’esperta di investimenti azionari Katja Filzek hanno esaminato l’importanza di questa risorsa da diversi punti di vista.


Secondo le Nazioni Unite, l’accesso all’acqua potabile è un diritto dell’uomo, anche se oggi in molte parti del mondo non è affatto scontato. Il continente africano e i Paesi asiatici sono particolarmente colpiti dalla carenza d’acqua, ma ne soffrono sempre più Stati europei, attualmente anche l’Alto Adige. “Le conseguenze del cambiamento climatico e il rapido aumento globale della temperatura si fanno sentire già da tempo. Eventi meteorologici estremi con intense ondate di calore, prolungati periodi di siccità e forti piogge continueranno ad aumentare con conseguenze pesanti per tutti”, ha affermato Thomas Kluge, ricercatore ambientale e co-fondatore dell’Istituto per la ricerca socio-ecologica (ISOE) di Francoforte. La situazione è aggravata da sempre maggiori prelievi dalle falde freatiche per l’agricoltura, l’industria e la produzione di energia. Nel 2050, la Terra sarà popolata da circa 10 miliardi di persone, il che richiederà un aumento della produzione alimentare del 60-70%: secondo l’OCSE, entro tale data, il fabbisogno globale di acqua registrerà una crescita del 55% circa. Ma già oggi, l’agricoltura è il maggior consumatore al mondo, con una quota del 70%.


“Per contrastare questo problema, abbiamo bisogno di un nuovo approccio alla gestione idrica”, ha sottolineato Kluge. Sono necessari più efficienza e un maggiore rispetto delle risorse, oltre che investimenti in tecnologie innovative per l’uso e il trattamento dell’acqua e in moderne infrastrutture. Kluge intravede opportunità soprattutto nel suo riutilizzo e nella gestione sostenibile delle falde sotterranee. Nell’ambito domestico e residenziale delle metropoli, per esempio, l’acqua delle docce, del lavaggio delle mani e delle lavatrici potrebbe essere trattata come acqua grigia igienicamente sicura da usare per gli scarichi dei bagni o per le infrastrutture verdi. Per l’agricoltura altoatesina, si cela un enorme potenziale di risparmio nella raccolta dell’acqua piovana, nel ravvenamento artificiale delle falde sotterranee e nell’irrigazione a goccia accoppiata al solare.


 “I gestori di fondi sostenibili investono in aziende che offrono soluzioni a importanti problemi idrici, ad esempio, producendo sistemi di acqua potabile e acque reflue o promuovendo lo sviluppo di tecnologie per un uso ottimale di questa risorsa”, ha spiegato Katja Filzek, analista del comparto azionario e Senior Strategist ESG per la gestione di portafoglio di Union Investment“. Sono sempre di più gli investitori che si stanno interessando a quest’argomento, considerando che oggi la sostenibilità è “di tendenza”, mentre Union Investment è da sempre impegnata su questo fronte. “Dal nostro punto di vista”, ha proseguito Filzek, “è importante che le aziende analizzino e comunichino in modo trasparente il loro fabbisogno e il consumo effettivo”. Sarebbe questo l’unico modo con cui i gestori di portafoglio possono valutare in modo affidabile i rischi associati alla gestione idrica. In un dialogo costruttivo con le società, Union Investment sta spingendo quelle ad alta intensità d’acqua a gettare uno sguardo più strategico ai rischi legati alle risorse, ma anche alle opportunità di aumentare l’efficienza tramite l’impiego di nuove tecnologie.

 

Dr. Thomas Kluge

Il dottor Thomas Kluge è co-fondatore dell’Istituto per la ricerca socio-ecologica di Francoforte (ISOE), di cui è stato membro della direzione fino a marzo 2014. Tra le altre attività, opera nell’ambito della ricerca di risorse idriche e dell’uso del territorio.

Thomas Kluge ha studiato diritto e scienze sociali all’Università di Francoforte sul Meno e nel 1984 si è laureato con una tesi intitolata “Società, tecnologia, natura: sulla critica della tecnologia e della società dal punto di vista della filosofia di vita”. Dopo aver completato nel 1999 l’abilitazione presso l’Università di Kassel con una dissertazione sul tema “Acqua e società. Dalle macchine idrauliche allo sviluppo sostenibile”, insegna presso lo stesso ateneo. La sua attuale attività si concentra sui sistemi alternativi di approvvigionamento idrico negli insediamenti urbani e in agricoltura.

 

 

Katja Filzek

Katja Filzek è entrata a far parte del team di gestione portafoglio di Union Investment come Senior Strategist ESG nel febbraio 2020.
Prima di assumere tale incarico, ha trascorso 14 anni in veste di direttrice presso Deutsche Bank AG nel settore Global Markets Company Research. Come analista fondamentale del mercato azionario, ha assistito grandi e medie imprese in Germania, pubblicando svariati studi sui settori più disparati. Tra i suoi clienti non si annoveravano solo aziende germaniche, ma anche numerosi investitori e gestori internazionali.

Prima di entrare in Deutsche Bank, Filzek ha lavorato per otto anni per Mainfirst Bank AG e Commerzbank AG come analista del comparto azionari in svariati settori.
Filzek ha studiato economia aziendale alla Berufsakademie di Mosbach, è laureata in amministrazione aziendale (FH) e Financial Analyst CEFA/DVFA.